
Lucia Caputo
Caro Buon Senso,
è da troppi giorni che i media, il mimetismo sociale e paura del niente ti soffocano.
Nel XXI secolo è alquanto assurdo reagire ad un’epidemia influenzale con tanto disprezzo verso i tuoi confronti. Il diverso, il nuovo spaventa sempre la coscienza umana, ma tu caro amico, sei sempre stato il salvatore in materia di etichette e false nozioni.
Ma in questo nuovo Medioevo, altro che streghe e gatti neri, i pregiudizi e i “malati” sono i tuoi nemici. Malati di lusso e agio in cui la paura di non poter controllare il diffondersi di un virus rende deboli anche i più potenti, coloro che dietro il denaro e le posizioni prestigiose hanno costruito un muro invalicabile che non aveva fatto ancora i conti con un a situazione del genere. Quelli seduti sulle poltrone di istigazione e sfruttamento delle debolezze della gente usandole a loro piacimento per innalzare sempre più la barriera tra “loro” e “noi”. Ma, anche per codeste persone, Buon Senso sei ormai andato perduto o forse mai esistito viste le condizioni in cui è ridotto il questo Paese. Condizioni disastrose dove ancora l’ignoranza dilaga e permette il diffondersi non di malattie, ma di false credenze e spaventose aspettative.
Dove un ragazzo che, come succede dagli anni ‘50, è ancora costretto ad abbandonare la propria terra per calpestare il suolo di città zeppe di persone stanche e affannate, costretto a vedere il proprio luogo d’origine spegnersi lentamente e a pesare sulle spalle dei propri genitori che soli e abbandonati tirano avanti in paesi vuoti ed invecchiati, dove la linfa vitale non scorre più. Dove le tradizioni ed i forti valori restano sprovvisti di saperi nuovi. È così che in questo clima epidemico, tanti ragazzi sono costretti a rimanere nelle loro nuove case acquisite. Perché, mio caro Buon Senso, io ti ho ascoltato, nonostante tutto.
Nonostante la mia testa dica solo, “torna perché due settimane a casa tua quando le recuperi più”.
Ma no, Buon Senso, non in tutti sei rimasto attivo.
Il panico ha raggiunto chi, tra paraocchi e lassismo, preferisce considerare gli altri come appestati piuttosto che capire che per alcuni questo panico era il motivo più bello per tornare a casa.
Casa in cui nonostante non ci sia nulla da temere, la gente chiede un bicchiere di plastica al posto di quello di vetro, perché è più “sicuro”.
Plastica che invece davvero sta diventando il virus più letale dell’umanità. Ma tu Buon Senso lo sai, e nonostante credevo estinte o per lo meno interiorizzate e superate molte paure, una non estingue mai. La paura della verità, e la verità è che tutti oggi hanno paura di tutto ma nessuno ti tiene più in considerazione per vivere meglio.
Ps. Non ti dimenticare anche di me, sei uno dei miei amici più affidabili.
Da una fuorisede qualunque
Rispondi