
Giorgia Lo Pinto
Riesco a scrivere solo adesso. Mi ci sono voluti tre giorni per metabolizzare quello che stava succedendo. Troppi per un giornalista, troppo pochi forse per un essere umano.
Risuonano ancora nella mia testa quelle parole: “Parma è diventata zona rossa: vietato l’ingresso e l’uscita dalla città.”
Penso. Ripenso. Sono da sola in una città che mi accolta soltanto pochi mesi fa. “Devo tornare dalla mia famiglia” – ho pensato – “Subito. Prendi un bagaglio a mano, di quelli piccoli, riempilo del necessario, compra un biglietto e vai. Ma poi… fermati un attimo Giorgia, pensa! Pensa ai tuoi cari, alla tua famiglia. Pantelleria è il tuo punto felice, ti darà sicurezza in questa situazione. Ma ci sono solo seimila anime lì. Se torni rischi di contagiare tutti. Non c’è un ospedale, solo un piccolo pronto soccorso. Chi si ammala, che fine farà? E se ad ammalarsi fosse proprio un tuo parente, come reagiresti?”
Pochi pensieri. Sparsi. Veloci. No – mi sono detta – non posso farlo!
E allora quel bagaglio a mano non lo riempio di vestiti. Me ne costruisco uno immaginario. Ci metto dentro coraggio, razionalità, tanta fiducia e soprattutto il tempo. Quel tempo che passa così veloce da non accorgersene. Andiamo così di corsa in questa vita, siamo così poco attenti alle piccole cose che il tempo se ne va. Fermarsi vuol dire farci i conti, con quel tempo. Vuol dire pensare. Fare introspezione. Ripensare agli errori, alle cose non dette, a quelle passate che non ritornano, alla vita. E probabilmente non siamo pronti a tutto questo. Ma siamo obbligati a farlo e, una volta finita la paura, saremo più forti. Più convinti di noi stessi. Amanti delle cose belle davvero, che poi sono quelle più semplici. Fuori, quindi, dal nostro bagaglio le cose superflue. Quelle di cui ci riempiamo le giornate che però ci fanno dire “E ora? Cosa mi resta?”.
Fermiamoci. Tutti insieme. Restiamo. Resistiamo. Io ho deciso di farlo e ne sono fiera.
Venerdì farò forza alla mia coinquilina che si laureerà online, senza l’abbraccio dei suoi cari. Anche se non sarà la stessa cosa, avrà da me comprensione, forza, fedele amicizia e tutto l’amore che vorrei ricevere io se fossi la protagonista di un evento così bizzarro, ma nonostante tutto, unico.
Andrà tutto bene. Lo dico a me stessa e a tutti voi.
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